Bene è notizia recente che questi due soggetti si siano messi insieme per fare in modo da avere Ubuntu su Android, ovvero per essere più precisi per avere la distribuzione Ubuntu sui nostri smartphone.
La vera utilità di questa fusione tra i due soggetti è la possibilità di poter collegare il nostro smartphone ad una dock che ci consentirà di utilizzare lo smartphone come un vero e proprio pc, con tanto di monitor, mouse e tastiera.
Una idea molto interessante che sicuramente qualche appassionato smanettone avrà già messo in pratica in passato, ma che ora diventa una realtà per tutti coloro che lo vogliono.
Per precisarmi meglio vorrei dire che diventerà una realtà per tutti coloro che lo desiderano e che hanno la possibilità, perché per creare questa magia, non basta qualsiasi smartphone con Android, ma c'è bisogno di un dispositivo che abbia quanto meno questi requisiti minimi:
- Processore dual-core da 1Ghz
- Uscita HDMI (o comunque una uscita video)
- Almeno 2 GB di memoria disponibile
- 512 Mb di RAM
- Accelerazione video
Dopo questo ennesimo traguardo tecnologico, mi viene da pensare ancora ad una lotta tra gli smartphone, i notebook o i netbook e i tablet. Sono del parere che prima o poi qualcuno di questi scomparirà, e sinceramente sono del parere che la potenza dei notebook (o anche dei netbook di ultima generazione) e la portabilità degli smartphone siano molto dure da attaccare. Vedremo cosa accadrà in futuro, io comunque tifo per gli smartphone e i notebook (o netbook).
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